sabato 13 marzo 2010

Random Thoughts

L'Uomo In Nero, di Geroges Franju (1963)
Giustizia sociale per Geroges Franju. Siamo lontani storicamente dalla ribellione di Feuillade di inizio secolo ma permane ancora la feroce critica al sistema capitalista bramoso di denaro e potere. Rimane intatto il fascino ambiguo e misterioso di Judex, in questo film-omaggio spassionato che al vecchio Feuillade non sarebbe dispiaciuto affatto.


Gervaise, di René Clément (1955) Clement, è sempre stato un regista raffinato e anche questa volta con semplice ma tagliente innocenza e analisi regala alla storia del cinema uno dei personaggi femminili più toccanti e riusciti, ovviamente con la benedizione di Emile Zola. Un ritratto dettagliato sociale culturale che non tradisce gli intenti dal libro da cui è tratto, e rimane elegante e dignitoso sempre, anche quando la storia si fa sempre più tragica e squallida. Gervaise è la prima eroina della modernità, la prima paladina dell'emancipazione che pagherà a caro prezzo. Maria Schell straordinaria.


In Cerca di Mr. Goodbar di Richard Brooks (1977)
Un film dalla spiazzante crudeltà, un film che porta ad un finale inaspettato e terribile. Diane Keaton si libera dall'immagine di ragazza acqua e sapone un po' sbarazzina per calarsi nei panni di una donna allo sbando nello spirito alla ricerca di se stessa, desiderosa di dare e di ricevere senza badare alle conseguenze. Schiacciata da una città come New York dove tutti sono soli anche in mezzo alla gente. Lei è così, esattamente sola e incompresa. Cerca nel sesso, nella droga, nella vita da nottambula qualche significato che non troverà mai. Un finale dall'altissima drammaticità.

2 commenti:

  1. interessanti quelli di Clément ("Giochi proibiti" è ancora nel mio stomaco) e Brooks... vedrò di recuperarli.

    RispondiElimina
  2. Si, il primo è superiore al secondo ma meritano tutti e due. Sono due ritratti di donna molto rilevanti.

    RispondiElimina