mercoledì 17 marzo 2010

Mine Vaganti (2010)


Dopo il traballante Un Giorno Perfetto, Ferzan Ozpetek ritorna in grande forma con questa commedia dai gusti amari per raccontarci con affetto e profonda ironia una tipica famiglia italiana: ancora al passato e alle tradizioni, non per convinzione ma per la paura “di quello che dice la gente”, la paura di cambiare, è la base di una storia di segreti, incomunicabilità, affetti familiari la cui forma ed esistenza dipende da un rapporto di esigenza-sopportazione dettato appunto da tutto ciò che non è stato detto e da tutto ciò che è stato nascosto. L'apparente equilibrio e forza dei Cantone in realtà è fittizzio, ma i disagi, i problemi, sono la chiave per trovare l'autenticità e la felicità, che alla fine arriva, sopratutto sotto la forma di accettazione di questi figli “diversi”.
Ozpetek ha rischiato parecchie volte di cadere nella banalità nei suoi precedenti film, e forse anche qui nel complesso qualche forzatura c'è stata, ma non trascina la narrazione per le lunghe e il risultato è un film fluido, con personaggi che se anche un tantino stereotipati, sono gradevoli e amabili. Uno spirito ironico, magari non sempre incisivo, ma che non calca la mano e quindi descrive con disgrezione vecchie e nuove concezioni di coppia, famiglia, “diverso” nel nostro paese, ma non cercando di dare una spiegazione, semplicemente ponendosi in una posizione di relativismo per dare ad entrambe le parti in gioco una eguale importantza.
Un film dai colori accesi e vivaci, interpretazioni dal giusto equilibrio comico e drammatico, con alcune sorprese come Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi.

5 commenti:

  1. Ciao Brazzz! hai visto questo film di Ozpetek?

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  2. no.non l'ho ancora visto..francamente non ho una gran passione per il nuovocinema italiano..ozpetek è bravo,ma per ilresto trovo che ci sia davvero pohino..il più delle volte,secondo me,sembran filmettini fatti per la televisione..trame esili,storie portate avanti banalmente.non è ilcsso di ozpetek,che,ripeto,per me è molto bravo,ma che il cinema italiano sia in crisi mi pare un fatto.diciamo che riflette l'immobilismo del paese..che ne pensi?

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  3. Io di norma odio il cinema italiano contemporaneo, di sicuro non vedrò mai questo film di Ozpetek (regista che non ho mai apprezzato). Forse questo film sarebbe stato più vedibile dei suoi precedenti, ma i suddetti Scarmarcio e Preziosi mi hanno tenuto alla larga dalla tentazione. Detto questo la tua è un ottima recenzione, come sempre :)

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  4. @ brazzz ti capisco, a me Ozptek piace, ma con molte riserve. Le Fate Ignoranti è il suo unico film davvero apprezzabile, gli altri peccano di retorica, troppa mielosità che fa venire la nausea. Diciamo che si salva dalla mediocrità perchè sa costruire molto bene i suoi personaggi, specie di contorno.
    Ma riguardo alla crisi del cinema italiano, beh è un fatto, c'è poco da dire. Il miglior film italiano che si è visto fino ad ora è L'Uomo Che Verrà, ma è un fiore in mezzo al deserto. Dopo la coppia Divo-Gomorra tutti speravano in una rinascita, ma se non si finanziano i piccoli ma bravi autori è difficile credere che il cinema italiano possa ritornare grande.

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