sabato 6 marzo 2010

Estasi Degli Angeli (1972)

Cast, Ken Yoshizawa, Rie Yokoyama, Yuki Arasa, Masao Adaki, Michio Akiyama, Yosuke Akiyama, Susumu Iwabuchi Regia, Koji Wakamatsu Sceneggiatura, Izuru Deguchi
Data di uscita, 1972 Gener, eDrammatico


Ci sono molti modi per approcciarsi a ciò che il decennio 1960-69 ha significato: nelle sue varie forme un movimento di ideali certamente, ma anche un tentativo di riscatto di una generazione di giovani che vogliono strapparsi alle regole e alla conformità della classe borghese dei loro genitori. Forme ideologiche, ma anche violente, che in molti casi si portano dietro l'angoscia e il turbanto di essere vicini al traguardo per poi cadere nel buio per motivi neanche tanto chiari e per questo ancora più dolorosi da affrontare e impossibili da accettare. L'Estasi Degli Angeli del regista nipponico provocatore Koji Wakamatsu trasforma in disagio violento e sessuale questa voglia di cambiamento fermata e repressa dagli ostacoli quotidiani di una società cieca ai bisogni e alle esigenze che non dovrebbero comprendere solo i giovani ma tutti i membri della stessa società. Chiusi in una stanza, i giovani ribelli fanno fronte ai loro fallimenti, alle loro tensioni e ai loro limiti. Limiti coperti dalla violenza, dal chiasso delle parole che ora in quella stanza perdono ogni significato.
Ricalcando in larga misura gli intenti che quasi dieci anni prima, e manco farlo apposta proprio all'inizio del decennio "rivoluzionario", aveva affrontato Godard nel suo La Cinese, Wakamatsu toglie completamente lo spirito ironico e analitico e trasforma il disagio della sconfitta in puro dramma, terrore e delirio violento, soprattuto mentale e sessuale.
Un film dai grandi significati simbolici che però si chiude nelle sue più strette convinzioni che alla fine formano un circolo vizioso di contenuti profondi ma mal spiegati e proposti che rendono la storia stancante. Un film comunque dal forte pathos, assolutamente distruttivo e diffcile da digerire come nella migliore tradizione Wakamatsu.

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