venerdì 4 marzo 2011

Cigno Nero (2010)

Un film di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder. Titolo originale Black Swan. Thriller, durata 110 min. - USA 2010. - 20th Century Fox
Nina è una ballerina del New York City Ballet che sogna il ruolo della vita e un amore che spezzi l'incantesimo di un'adolescenza mai finita. Incalzata da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy. Coreografo appassionato e deciso a farne una fulgida stella, Leroy le assegna la parte della protagonista nella sua versione rinnovata del “Lago dei cigni”.

Il difetto più grande de Il Cigno Nero forse è l'eccessivo desiderio di "impressionare", ma non naturalmente, ma al contrario come se fosse un obbligo, quasi un diritto dettato dalla storia, dalla narrazione e dal taglio che Aronofosky sceglie di dare al film.E' un'opera ambiziosa e potente che manca il traguardo del capolavoro poichè si perde in un bicchier d'acqua di stereotipazioni e forzature quasi blindate che non trasformano l'idea in azione.Il personaggio di Nina è purtroppo elaborato approssimativamente pur essendo reso affascinante e straordinario da una Natalia Portman praticamente perfetta, da una umanità lacerante a un personaggio altrimenti scritto male.E' comunque un film che parla con astuzia di un tema molto difficile: il doppio, la metamorfosi. Nina potrebbe soffrire di molti disturbi mentali, ma questo non deve interessarci è invece interessante il percorso autodistruttivo che compie attraverso gli stati delle sue allucinazioni che si fanno sempre più forti, più vere, più impressionanti. E' un viaggio negli inferi nella mente, nelle ossessioni e nelle paure. La ricerca assoluta della perfezione artistica che poi porta inevitabilmente alla morte fisica. Viene da chiedersi se ne è valso il sacrificio. Forse Nina pensa di si ed è qui che giace la forza, la bellezza de Il Cigno Nero: l'arte presa come un senso assoluto in cui tutto inizia e finisce, un buco nero, un salto nel vuoto che inevitabilmente destina all'immortalità. Arte è pazzia, Nina è la comunione tra queste due cose. Questo è il punto cruciale del film, fortunatamente sviluppato con attenzione dagli sceneggiatore pur dovendo fare i calcoli con la mano pesante di Aronosfky che pur nella sua precisione è troppo intento a voler impressionare a tutti i costi. Purtroppo anche il "contorno", i personaggi secondari rischiano di essere troppo stereotipati e sopratutto l'ambiguità sessuale di Nina è un tema appena sfiorato che lascia molti dubbi sull'utilità del suo ruolo all'interno della storia.C'è però un personaggio interessante che si ritaglia una piccolissima parte di storia ma ha dentro tutta una vita è quello di Beth Macintyre (Winona Ryder), anche lei simbolo di quell'Arte che prende il potere sull'artista e vince distruggendo senza pietà alcuna.In sintesi, un film affascinante, visivamente potente ma che sarebbe potuto essere molto di più se la cornice attorno al ritratto della straordinaria Nina-Natalie Portman fosse stato più curato

4 commenti:

  1. In effetti c'è molta (troppa) carne al fuoco e la parentesi saffica che si aggiunge ai suoi problemi alimentari, sociali e con la madre non fa che aggiungere un tocco volutamente sexy e "scabroso" per il pubblico più bigotto. è però uno dei film più potenti degli ultimi anni con una delle performance migliori degli ultimi tempi. Un mio cult.

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  2. concordo...più passa il tempo e più lo trovo debole ed affascinante allo stesso tempo. Non ha molto senso, ma è la sensazione che provo. un film talemte enigmatico che pur nei suoi difetti riesci ad essere comunque potente

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  3. esatto, concordo con il tuo commento, Nana! è POTENTE, uno dei più bei film di Darren

    (e pensare che a Venezia l'avevano stroncato tutti sin da subito, per poi rivalutarlo, solita figura di merda haha)

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