lunedì 17 maggio 2010

Robin Hood (2010)

Un film di Ridley Scott. Con Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Mark Strong, Mark Addy, Oscar Isaac, Danny Huston, Eileen Atkins, Max von Sydow, Léa Seydoux. durata 148 min. - USA, Gran Bretagna 2010. - Universal Pictures
Abbiamo un soldato, crudo, ruvido, leale, che combatte per il suo sovrano giusto e per la sua patria gloriosa. Ma presto si trasformerà in un eroe per fronteggiare gli arroganti, i potenti, e dar voce ai tanti mortificati dall'ingiustizia, troverà anche l'amore tra le braccia di una vedova. Dirige Ridley Scott con Russel Crowe nei panni del protagonista.
No, non stiamo parlando de Il Gladiatore ma di Robin Hood. O meglio, dell'idea (o forse è meglio dire non-idea) che l'ormai spento e stanco Ridley Scott ha di Robin Hood. In realtà il film non è male, ma se si pensa che dirige colui che ha sfornato capolavori quali Blade Runner o I Duellanti e che le similitudini con Il Gladiatore sono tante, pesanti e anche fin troppo imbarazzanti, allora purtroppo non si può essere tanto clementi. Perchè non è concesso neanche all'ultimo degli incapaci riprendere un film che ti ha (ri)dato la gloria, rimescolarlo, metterci un po' di aglio, sale, frecce e qualche calzamaglia e pretendere di essere preso sul serio. Semplicemente non si può, neanche con tutte le più belle intenzioni. Questo Robin Hood non è un film fatto male, ma è un film che è di una tristezza inaudita nella pochezza delle intenzioni e nello spirito della realizzazione.
Russel Crowe non fa che ripetere se stesso; Cate Blanchett sembra spaesata tanto quanto lo era Connie Nielsen (stranamente entrambe interpretano una vedova); Max Von Sydow relegato al solito ruolo del vecchio decrepito ma saggio dispensatore di verità (un po' come il Proximo di Oliver Reed); Oscar Isaac ricalca le orme di Joaquin Phoenix ma rimanendo nettamente meno convincente e più stereotipato del suo antenato romano, comunque resta il migliore del cast. Insomma, le premesse di un Massimo Decimo Meridio in calzamaglia si sono avverate tutte. Il film, meglio precisare ancora, non è poi così brutto o mal fatto, ma è banale, superficiale, da artigiano. Non da artista quale era Ridley Scott.

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